Prima di tutto…🧡
🙌 Ci vediamo in giro?
Settembre è un mese pieno di ripartenze e nuove opportunità di lavorare insieme. Partiamo! 🥳
🔵 Lunedì, 23 settembre, ci sarà una lezione aperta e gratuita sulla Voce presso 👉Linguaggi Creativi 🔗 (Milano). Sarà un’occasione di assaggiare questo nuovissimo 👉 Corso di Voce 🔗 Vieni?🙌
🔵 Già mercoledì, 25 settembre, è il giorno della lezione aperta del 👉 Laboratorio sulla Voce 🔗 08 incontri dedicati alla tecnica vocale e alla liberazione del canto 🎼. Dove? Allo 👉 SLAP 🔗 (Milano)
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👉 Voce e Comunicazione 🔗 è pensato per chi desidera dare voce alle proprie idee in modo autentico.
E se il tuo desiderio è cantare, migliorare le qualità della tua voce in scena, questo è per te: 👉 Voce per Creativə 🔗.
🔵 Finito??? No! 😜 Ad ottobre guiderò un’altro bellissimo incontro a 👉 Sharing Training Milano 🔗 e a breve novità su un laboratorio sulla voce a Piacenza!
Che ne pensi? Ci vediamo in giro?🧡 Intanto, ci facciamo questa domanda:
La voce fa paura?
Perché parlare in pubblico ci blocca?
Il cuore accelera, il respiro diventa più rapido, i palmi sudano. Le mani diventano turiste nel proprio corpo, si chiedono dove mettersi, cosa fare per prime e magari esagerano nei gesti per paura di non farsi capire. Oppure si bloccano. Il cervello, poi, va a mille! I pensieri sono rapidi, lo sguardo è attento ai segnali di minaccia dello spazio e, anche se nessun mammut ci perseguita, ecco che scatta l'ancestrale stato di "lotta o fuga".
Sì, parlare in pubblico genera sensazioni che spaziano dalla paura all'entusiasmo. E quando è la paura a prevalere, ci manca la sicurezza necessaria per sostenere la nostra presenza.
Questa mancanza di sicurezza è spesso legata all'assenza di radicamento – il famoso grounding.
La paura di parlare in pubblico si presenta per diversi motivi: il timore del giudizio altrui, la mancanza di esperienza, la preoccupazione per la propria immagine, le aspettative eccessivamente alte che ci poniamo, la mancanza di radicamento e connessione con il proprio corpo.
Dare terreno (e corpo) alla propria voce
Il grounding è più di una semplice postura. E’ un concetto che si riferisce al radicamento e alla connessione del corpo con il momento presente e con l'ambiente circostante. Si tratta di una pratica che mira a portare attenzione e consapevolezza alle sensazioni fisiche, promuovendo una sensazione di stabilità, sicurezza e presenza.
Il radicamento ci riporta ad un senso di sicurezza che nasce dal riconoscere la connessione tra il nostro corpo e la nostra mente.
Le idee non nascono dal nulla, fluttuando in una sorta di vuoto astratto; nascono dentro di noi, si formano attraverso le nostre esperienze, le nostre emozioni, i nostri sensi, dall’interazione delle nostre ossa, muscoli e desideri con il mondo. E è attraverso la connessione con tutte queste parti che troviamo il sostegno no solo fisico, ma anche mentale, quando ci esponiamo a un pubblico.
Radicarsi significa molto di più che trovare stabilità fisica: significa trovare stabilità interiore.
Significa riscoprire il "perché" delle nostre parole e collegare la mente al corpo, per permettere che la nostra voce sia davvero il riflesso di ciò che siamo. E quando questo avviene, parlare in pubblico diventa meno un salto nel vuoto e più un atto di espressione autentica, uno scambio di presenze che, invece di preoccuparci, ci ricaricano.
Dal pensiero alla pratica
Parte dalla base
Sentire il corpo, radicarlo e riconoscere la sua presenza ti dà il sostegno necessario per essere pienamente presente. E il punto di partenza di questa connessione sono… i piedi! Come loro reagiscono quando sei in una situazione scomoda? Rimangono belli appoggiati al pavimento, o si alzano sulle punte? Il mio invito è semplice: per una settimana aggiunge a un tuo rituale quotidiano la percezione del peso del piede. Ad esempio, quando prendi il tuo primo bicchiere d’acqua della giornata, oppure ogni volta che ti prepari per aprire la porta di casa. Prenditi questi 8 secondi che ci vogliono per portare l’attenzione all’appoggio: cosa raccontano i tuoi piedi?
E se questa proposta ha acceso la tua curiosità, dai una guardatina a questo articolo:
Usa ‘il futuro’ come appoggio
Se il presente sembra spaventoso, prova a proiettarti nel futuro, nel ‘perché’ sei li. Pensa a come vuoi che le persone si sentano una volta che avranno ascoltato le tue parole. Quale sensazione vuoi generare nel pubblico? Che azione, cambiamento o miglioramento speri che accada dopo il tuo intervento? Questo ti permette di spostare l’attenzione dalla tua performance personale al risultato che desideri ottenere. Parlare chiaramente, articolare e essere assertivə diventano qualità che emergono più facilmente quando dai il protagonismo alla ragione profonda per cui sei lì.
Per oggi è tutto! Ci vediamo qui ad ottobre! 💙