La respirazione è un processo vitale che spesso (e giustamente!) diamo per scontato . Fino a quando l’aria non ci manca, respirare diventa difficoltoso o ci accorgiamo che non è sufficiente.
Nella newsletter Lascia che accada naturalmente 🔗 ho parlato, tra altre cose, del processo della respirazione e di come tutto ciò che accade intorno a modifichi.
Questa volta la sfida é fermarsi un attimo sulla domanda: cosa mi fa respirare?
Il Respiro nasce… nel cuore 💙 del cervello
Partiamo dal luogo di nascita di questo meccanismo vitale del corpo: il cervello. Piú specificamente nel tronco encefalico, una parte piccola, ma fondamentale.
Pensa al tronco encefalico come a un centro di controllo che gestisce molte delle funzioni vitali automatiche del nostro corpo, tra le quale il battito cardiaco e la pressione sanguigna.
Appunto, é lì che Mark Krasnow e il suo team di neuroscienziati hanno individuato i pacemaker respiratori, un gruppo di neuroni che regolano la respirazione e sono strettamente interconnessi con le aree del cervello che gestiscono le emozioni e le risposte allo stress.
La prima informazione sorprendente è che abbiamo cerca di 8.000 di questi pacemaker respiratori, un numero sorprendentemente piccolo nella immensitá che sono i nostri 86 miliardi di neuroni nel cervello!
Pochi e buoni! Sono questi neuroni che inviano segnali lungo il midollo spinale fino al diaframma e ai muscoli intercostali, dicendo loro di espandersi e contrarsi.
Pochi e diversi! Questi 8.000 neuroni non sono tutti uguali. Esistono infatti oltre 50 diversi tipi di neuroni coinvolti nella regolazione della respirazione.
Il team di Krasnow ha condotto esperimenti per comprendere meglio il ruolo di questi neuroni. Hanno rimosso selettivamente 200 neuroni del pacemaker respiratorio e hanno osservato che i topi smettevano di sospirare, pur rimanendo sani. In un altro esperimento, eliminando 150 neuroni, hanno notato un cambiamento nel ritmo dell'espirazione: le esalazioni diventavano molto più lunghe.
Un'altra scoperta è stata la connessione tra i neuroni del pacemaker respiratorio e il centro di "fight or flight" del cervello. Questi neuroni inviano aggiornamenti costanti sulla respirazione a questa area, segnalando se tutto è in ordine o se c'è un problema che richiede attenzione immediata.
Il Respiro nasce… nel cuore 💙 dell’incontro
La respirazione è un processo relazionale, che connette continuamente lo spazio esterno e lo spazio interno, l’ambiente e il corpo, io e le altre persone.
Stare in relazione modifica gli stati della pelle, la percezione, la respirazione e la qualità della presenza.
E anche quando si parla della respirazione per chi fa uso artistica e professionalmente, l'etica del respirare richiede anche una qualità di connessione con il momento.
"…quando siamo totalmente coinvolti in un'azione, non possiamo controllare la nostra respirazione, è l'organismo stesso che respira" .
Grotowsji, regista teatrale
Esercitare il respiro significa allargare le pareti del corpo, rendere disponibile e liberare il corpo dai blocchi che impediscono il flusso libero e generoso dell’aria. Per alcune professioni, lavorare sul respiro significa espandere degli spazi, gestire l’uscita dell’aria nel tempo e l’entrata dell’aria nello spazio (come in determinate tecniche nel canto che sollecitano un'espansione delle costole, ad esempio).
Ma anche nei casi in cui la tecnica è una scelta, lo scopo della pratica è interiorizzare il suo meccanismo in modo così profondo che si possa avere l’impressione di dimenticarla. La sfida è quella di integrare la disponibilità della respirazione alle dinamiche della vita - o del palcoscenico.
Dal pensiero alla pratica
Ci sono degli esercizi che risuonano più di altri, a seconda del periodo e dello scopo della nostra pratica. Personalmente, è un periodo in cui valorizzo molto gli esercizi che abbinano la liberazione del respiro alla consapevolezza del peso e del contatto con il pavimento.
Hai una pallina da tennis? 🎾 Appoggiala sotto il piede destro. Schiaccia la pallina offrendo il peso del tuo corpo mentre l'aria esce con un suono di /S/ lungo.
In seguito, togli il peso dalla pallina, permettendo all'aria di entrare nei polmoni. Cerca un respiro lungo, comodo e profondo, che muova soprattutto la parte bassa del tronco (pancia).
Ripeti il movimento quante volte è necessario.
Il Respiro nasce… nel cuore 💙 della presenza
Creare dei momenti di azione consapevole sulla respirazione alimenta il nostro archivio percettivo, il nostro repertorio di disponibilità respiratoria, che sarà saggiamente coordinata dai circa 8.000 neuroni del tronco encefalico.
I pacemaker daranno l'andatura.
Tocca a noi trovare lo spazio più ampio e comodo possibile per poter ballare.
.
💙 Voci da ascoltare
Ogni puntata di Radiolab nasce da una domanda profonda (e curiosa) e, attraverso un'indagine investigativa, ci offre delle risposte "cucite" a un innovativo sound design. Ogni episodio è storia, informazione e musica allo stesso tempo.
In questo caso, il focus è la respirazione, 👉Breathe 🔗
🙌 Ci vediamo in giro?
Su Instagram mi trovi sia nel profilo di 👉Autentica 🔗 sia nel mio profilo personale 👉Paula Carrara 🔗 . E poi, ci vediamo a Milano… ci sei?
Per oggi è tutto! Ci vediamo a giugno!